
Ma non voglio "rivelare" troppo perché se ancora non avete letto il libro per me dovete farlo!
Si parla sì di immortalità, ma soprattutto di amore (ovviamente), oltre che di un tempo passato ben descritto e che è davvero bello immaginare. Si passa con facilità dal presente al tempo in cui Lanny era ancora mortale, per poi tornare all'oggi e poi ancora allo ieri che fu... capitolo dopo capitolo, e il tutto con un ritmo che ti fa venire voglia di averne ancora di più, di scoprire e di capire, di sapere e di conoscere...
In queste pagine l'amore viene interpretato e raccontato in vari modi, e a mio parere è il lato più apprezzabile della scrittura della Katsu. C'è quello potente, assoluto, eterno "costi quel che costi" della protagonista Lanny per il bellissimo Jonathan, quello carnale di Jonathan stesso per qualsiasi grazioso essere femminile per cui valga la pena calarsi i pantaloni e che gli rivolga le attenzioni che lui brama con costanza, quello moderno e istintivo di Luke per Lanny, e poi quello torbido, sensuale, inconsueto, anche omosessuale, di Adair per i suoi eterni compagni e per la stessa Lanny.
Adair... lui sì che è un personaggio complesso e sovente davvero difficile. Bello ma inquietante, odioso ma affascinante, tanto che a volte non puoi fare a meno di fartelo piacere, anche se in realtà non è altro che un bastardo, e alla fine si rivelerà ancor più bastardo... ma sto dicendo troppo e le ragioni che fanno di Adair il personaggio che è dovete scoprirle da soli... riga dopo riga, pagina dopo pagina, fino alle ultime parole che concludono quest'opera: "E poi, ormai è fatta".
Chi è a dirlo? A cosa si riferisce?
Forse il finale è stato l'unico momento che mi ha lasciato un gusto amarognolo in bocca, ma a dire il vero non ho ben capito se è successo perché in realtà non volevo che finisse, oppure perché la fine stessa non la immaginavo così...
Comunque leggete il libro, sì, scommetto che poi mi darete ragione :-)
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