Come annunciato a inizio gennaio, ogni settimana sceglierò dei "frammenti" di "CRAVING" per dare a chi lo desidera un breve ma intenso assaggio dell'esistenza immortale dei protagonisti del romanzo.
Oggi è il turno di Domiziano (creatore di Victoria e Gregorio) e Federico (immortale antico e dalle mille sfumature, migliore amico di Gregorio e ex di Victoria... mai del tutto dimenticato).
Vi ricordo che se avete già letto Craving e avete voglia di condividere con me i momenti che vi hanno in qualche modo colpito (oppure vi va di lasciare comunque un vostro pensiero generale riguardo i vamp) potete scrivere un commento nel post, ne sarei felice :-)
Buona lettura,
#StayVampire
Jo
CRAVING - estratti (2)
Un giorno il mio padre-vampiro acquisito mi prese da parte, mise un braccio attorno alle mie spalle e disse: «In te è fin troppo evidente il fascino della tenebra, figlio mio. Attiri gli esseri viventi come la luce attira le falene, ma sta’ attento. Ciò che provoca desiderio, provoca anche invidia. Potresti trovarti a dover gestire situazioni spiacevoli più spesso di quanto tu voglia. E non dimenticare mai che non è l’attenzione sulla nostra diversità che desideriamo conquistare.»
"Domiziano"
La voce di Federico arrivò dalla mia destra. Aveva
lo sguardo pensieroso rivolto alle cime delle montagne.
«Non vedo l’ora di incontrare Victoria, non ci
vediamo da parecchio tempo.»
Mi schiarii la gola, già maledettamente secca e
bisognosa di altro sangue.
«Fede, fai attenzione con mia sorella. Non ha
cambiato carattere e quando si tratta di te le sue reazioni sono sempre poco
prevedibili.»
Ascoltai la risatina del mio migliore amico
propagarsi fresca nell’abitacolo.
"Federico"
Il mio Creatore si voltò di scatto e i suoi occhi mi fulminarono.
«Sei sicura che fosse umano?» domandò d’istinto, con un leggero
tono ansioso nella voce.
«Sì, ne sono sicura» affermai convinta, e anche un po’ sorpresa.
Certo che era umano, non poteva essere altrimenti. Avevo ascoltato
il suo cuore battere e il sangue scorrergli caldo nelle vene. Non avevo
percepito alcuna aura di potere attorno a lui. Era mortale, ed era un fatto
ineluttabile che fosse umano.
Domiziano abbassò il viso verso il pavimento, scosse la testa più
volte come a voler scacciare una possibile verità, e poi lo sentii ripetere le
mie parole, quasi sussurrandole. «Come se il suo sangue ti chiamasse…»
Scattai in piedi.
"Domiziano"
«Non tentare di prendermi per fesso, Fede. La mia
sorellina è colei che a tutt’oggi ti solletica di più l’appetito» mi voltai
verso di lui, gli rifilai una lunga occhiata da dietro le lenti scure e a bassa
voce aggiunsi: «E non mi sto riferendo a niente di liquido e vermiglio.»
Federico scoppiò in una fragorosa risata. «Come
preferisci. In un modo o nell’altro, è l’unica che riesce a mandarmi ai pazzi
limitandosi a non rivolgermi la parola» affermò poi, facendomi l’occhiolino.
Con un movimento repentino tornai a guardare la
strada e dissi le uniche parole che sapevo avrebbero dichiarato la fine di quel
preciso argomento: «Forse verrà il momento in cui vorrò sapere cosa è davvero
successo tra voi due.»
Federico tornò serio. «Ogni cosa a suo tempo.
Oggi sono qui per te, e comunque non credo sarà mai la mia bocca a pronunciare
quella verità. Forse un giorno Victoria stessa vorrà raccontarti la fine della
nostra storia. Io posso solo dirti che di quella fine non vado fiero, ma questa
è una cosa che sai già» disse, con un accenno di rimpianto.
"Federico"LINK ALLA PAGINA COMPLETA DEGLI ESTRATTI: QUI
(in continuo aggiornamento)
questo romanzo mi ispira molto! e poi che bella la copertina!
RispondiEliminagrazie Luigi :) sono contenta che la copertina ti piaccia e che il romanzo ti ispiri!
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