Faccio cose, leggo libri: "Rewind" di Kat Sherman


Buongiorno accanite Lettrici, non so cosa mi sia preso, ma ho letto tre libri in una settimana, l'ultimo l'ho divorato, ed è proprio di questo che vi parlo oggi. Si tratta di "Rewind" di Kat Sherman, autrice italiana che da questo momento ha tutto il mio cuore. Romanzo young adult autoconclusivo, ma anticipo che stavolta mi auguro davvero diventi una piccola serie perché voglio con tutta me stessa leggere almeno la storia di Seth!

LA TRAMA:
Quando il sogno di diventare una ballerina sfuma per sempre, Sabrina decide di riscattarsi lasciando Roma per frequentare un college americano e incontrare finalmente il suo misterioso amico di chat. L’arrivo a New York si rivela, però, un brusco risveglio. A causa di un equivoco, si ritrova a dover gestire un dormitorio studentesco che somiglia a un cimitero delle regole, capitanato dall’irriverente inquilino del 5B. Aiden Marshall è un enigma: magnetico quanto sentimentalmente inavvicinabile, ha idee tutte sue e quel carisma da atleta in grado di trascinare chiunque. Lui non comprende il talento del mitico Vasco, Sabrina non capisce niente di football. Lei ha voglia di innamorarsi, lui le sabota tutti gli appuntamenti con un sorrisetto insolente. Ma se fosse proprio Aiden il ragazzo con il quale Sabrina ha chattato quasi ogni sera per un anno? Alcune cose tornano, altre no. In ogni caso, lei non può permettersi di cedere al suo fascino sportivo e mandare all’aria anche il piano B. E Aiden, dal canto suo, non può assolutamente lasciarsi distrarre, ne va della sua vita. Eppure, col passare dei giorni, il muro che ha eretto intorno a sé per nascondere un segreto inconfessabile inizia a stargli stretto e, per la prima volta dopo tantissimo tempo, quella bella straniera gli fa provare il desiderio di scalfirlo, anche se significherebbe radere al suolo tutto ciò che ha costruito.

IL MIO PENSIERO:
Ci sono libri soggettivamente belli, libri soggettivamente meno belli, e poi ci sono libri come "Rewind", che non ti permettono di mettere da parte il Kindle, di cui vorresti subito sapere tutto ma allo stesso tempo vorresti non finissero mai. Non sono una vera fan degli young adult, ma quando ne trovo uno come questo perdo l'anima, mi lascio fluttuare nel dolce mare delle pagine, mi innamoro inesorabilmente. Si tratta di una storia dal sapore prelibato, nel suo essere quasi del tutto improbabile.

Dopo un breve prologo di cui apprezziamo appieno il significato con lo scorrere dei capitoli, la trama di questo romance YA si sviluppa a New York, nel campus dell'ADW e soprattutto nella residenza studentesca Queen Hall.
Sabrina è una nuova allieva perfettamente bilingue (la madre è americana e ha studiato nel medesimo college) che si trasferisce da Roma alla Grande Mela con un sogno, sperando che non arrivi qualcosa o qualcuno a spezzarlo (come purtroppo le è già successo in passato). Aiden è la stella dei New York Thunderbirds, squadra di football in lizza per la vittoria finale del campionato universitario (così come lui è in odore di NFL). Anche Aiden ha un sogno, ma sopra ogni cosa nasconde un segreto, uno di quelli in grado, se svelato, di rovinarti la vita.

Quando incontra Sabrina, che per lui da subito è soltanto Bree, ogni sua certezza inizia a vacillare. Aiden non è il classico sciocco sportivo playboy un po' bastardo, tutt'altro, è un vero principe azzurro dall'animo buono, ma pare chiaro fin dalle prime battute che Bree non sembra essere destinata a salire sul suo cavallo bianco.

Nonostante l'attrazione tra loro sia innegabile, Aiden si trattiene, si castra, la protegge come farebbe un amico, un fratello, cercando di convincere prima di tutto sé stesso: Bree non è il suo futuro, lui non è, e non sarà mai, il futuro di Bree. Questo perché sulle spalle porta un enorme segreto che potrebbe distruggere non solo la sua vita. Bellissimo e perfetto, Aiden dentro è tutt'altro che impeccabile. Per scoprire cosa si cela dietro i suoi occhi e le sue bugie si dovrà aspettare parecchio perché il tira e molla tra i due porta via la maggior parte del libro, ma nel momento in cui le carte vengono girate, tutto diventa il contrario di tutto. Ciò che prima era, poi non è più. La trama non è per nulla scontata, forse addirittura incredibile nell'attimo in cui il sipario si apre sulla verità, ma siamo tra le pagine di un romanzo, tutto è concesso "nella fantasia e in amore" (se volete la cruda vita quotidiana, uscite di casa e andare a prendervi un caffè al bar, dove sono certa non incontrerete un tipo come Aiden Marshall e non troverete ragazzi che fanno quello che si scopre aver fatto lui...).

"Non riesco a essere brillante, non riesco a tirarmela, non riesco a fare il tizio affascinante di turno. Riesco solo a pensare di volerle affondare le mani in mezzo ai capelli, stringerli nei pugni e dirle che anche se è un casino, e in futuro lo sarà ancora di più, a me va benissimo così. Non smetterò di ballare finché la musica suonerà. E al diavolo, se finirò come Christofer McCandless di Into The Wild. Mangerò la cosa sbagliata mentre cercavo disperatamente di rendere la mia vita un po’ più degna di essere vissuta. Ma c’è un motivo se al centro del vocabolario compare la parola irresistibile. E si dà il caso che sia tra le mie preferite. Quindi uccidimi come quelle dolci bacche velenose, Bree. Uccidimi come la fame e l’Alaska. Non mi interessa. Uccidimi, se questo è il mio destino." – AIDEN

Aiden e Bree sono così incredibilmente connessi che per riuscire a trovare un equilibrio nonostante i muri alzati da lui, s'inventano due caratteri immaginari, Ross e Charlotte, i loro "alter ego" in grado di interagire meglio di quanto facciano loro. Un paio di occhiali alla Clark Kent per lui, una parrucca bionda per lei e all'improvviso la paura di dirsi le cose come stanno sembra placarsi. Si apre uno spiraglio, un mondo parallelo in cui forse il futuro non è un'incognita così difficile da visualizzare.

"Non sono mai stata il tipo di ragazza che ha bisogno di sentirsi dire quelle due parole. Mi fido di più dei gesti. Mi innamoro di più dei baci. Mi convinco di più di un respiro che mi stride addosso mentre delle mani mi tengono così forte che una parte di me, quella bellissima e irrazionale, si convince che l’intreccio durerà migliaia di anni, e che ci ritroveremo sempre negli spazi sconfinati dell’universo e nelle incomprensibili linee temporali che verranno." – BREE


Bree è una protagonista tosta, ha un piano ed è determinata a portarlo a compimento. Il suo cuore non è perfetto, fa tic-tac invece che bum-bum e la sua malattia (per cui ha subito un'operazione) le ha tarpato le ali nel mondo della danza, ma lei non è una donna che si arrende. Non si arrende nemmeno con Aiden, fino all'attimo in cui lui l'allontana in un modo che pare definitivo, in un primo momento senza darle alcuna spiegazione plausibile. Bree vive il presente, si lascia andare, conscia che potrebbe soffrire, però questo non la ferma e si prende tutto, anche il dolore, le lacrime, la delusione.

Kat Sherman scrive la storia di Aiden e Bree in quasi 400 pagine e lo fa in modo delizioso. Dialoghi divertenti, battute non scontate, incontri bollenti, al buio e non. Un romanzo ironico, dolce e sensuale in cui non mancano il dolore e personaggi secondari che mi hanno fatta impazzire. Duke e Sloan sono una coppia (che pare scoppiare, ma nulla è detto fino all'ultima riga) semplicemente adorabile, e Seth, il quarterback californiano dei Thunderbirds amico fraterno di Aiden, mi ha fatto subito venir voglia di leggere di più su di lui. Kat, ti prego, dacci un po' di Seth nel prossimo futuro ;-)

Le scene hot sono messe al momento giusto e in alcuni tratti ti fanno venire la pelle d'oca, le descrizioni dei protagonisti impeccabili al punto da farteli immaginare sul serio, interessanti gli inserimenti che raccontano una briciola di ciò che accade sul campo da football, che sia un allenamento o una partita, mentre la scrittura è scorrevole e ricca di particolari che rendono il lettore sempre più avido.
Il tutto condito da una colonna sonora di un certo spessore in cui spicca il nostro "Vasco nazionale" (ed ecco il titolo, azzeccatissimo, "Rewind").

Infine posso dirvi ancora una cosa, che forse capirete davvero arrivando solo alla fine del libro: ogni sfumatura di Aiden mi ha catturata, ma è Ross che ho amato alla follia.

A mio modesto parere, "Rewind" è, tra quelli scritti da un'autrice italiana, uno degli young adult più belli e meno prevedibili degli ultimi anni!

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